Previdenza per aziende

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  • Previdenza aziendale: Contratto di previdenza complementare per completare la copertura decesso e assicurare l'incapacità o l'invalidità
  • Vantaggi delle Previdenza Collettiva: i contributi versati dall'azienda sono deducibili entro certi limiti dalla base imponibile.
  • La previdenza è spesso associata alla mutua al fine di mutualizzare i rischi, il vostro consigliere di assicurazioni vicino alla vostra azienda vi consiglierà. Paragonate!
Per saperne di più
Previdenza aziendale: scegliere il buon contratto

Il contratto di previdenza aziendale consente di essere un complemento per le garanzie di incapacità, invalidità e decesso. Bisogna notare che è importante seguire alcuni passi per scegliere il contratto di previdenza aziendale più adatto ai bisogni dei salariati.

La scelta delle garanzie da includere nel contratto di previdenza aziendale

Il contratto di previdenza aziendale deve essere un complemento adatto: deve colmare le lacune delle coperture previste dal regime di previdenza obbligatorio dei salariati, benché questa formula sia piuttosto onerosa quando l'aderente presenta dei rischi aggravati che possono accelerare l'invalidità o il decesso. Se il contratto di previdenza aziendale deve coprire i parenti dei salariati, il titolare deve informarsi ugualmente sui bisogni di questi beneficiari (spese legate all'ottica, alle cure dentistiche...).
Bisogna sapere che se il contratto di previdenza aziendale scelto è fonte di garanzia per i salariati, essi saranno fedeli alla società e si sentiranno più preoccupati per il buon funzionamento delle attività. Si raccomanda fortemente di confrontare le offerte di previdenza aziendale prima di scegliere, per contrattare nelle migliori condizioni. Noi vi mettiamo in relazione con i consiglieri più vicini alla vostra società per facilitare i passi da svolgere. Questo professionista vi accompagnerà e vi consiglierà durante tutto il vostro progetto.

Gestire bene la previdenza aziendale: stabilire il contratto

Al momento dell'istituzione della previdenza aziendale, il datore di lavoro deve informare i salariati attraverso la condivisione di una nota che indichi le garanzie previste dal contratto e le modalità di applicazione. Se viene operato un cambiamento o un'annullazione della garanzia per la durata del contratto, il titolare è ugualmente tenuto ad informare i suoi salariati. Se questa procedura non è rispettata, la responsabilità finanziaria del datore di lavoro puo' essere presa in considerazone. Gestione della previdenza aziendale: rapporto tra l'assicuratore e il datore di lavoro Tutti gli anni, l'assicuratore deve inviare un rapporto riguardante i conti del contratto di previdenza aziendale al titolare.
Bisogna notare che il comitato dell'azienda puo' anche farne richiesta al datore di lavoro se vuole ricevere questo rapporto. Affinché le garanzie siano applicabili in caso di sinistri, il datore di lavoro deve versare i contributi o le imposte. L'assicuratore deve essere informato di un recrutamento, di una dimissione o di un licenziamento. Il titolare deve anche notificare gli eventuali cambiamenti che influiscono sulle garanzie previste dal contratto di previdenza aziendale sottoscritto.

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mercoledì, 2 ottobre 2019

Tassi ai minimi storici: comprare casa a 500 euro al mese ora si può

Aprire un mutuo non è mai stato così conveniente. Sembra il solito slogan per convincere le persone a comprare casa, ma non è solo questo. L’effetto delle parole di Mario Draghi, che punta a depositi giù di 10 punti base al -0,5%, riavvio del Quantitative easing e nuove condizioni più favorevoli per i prestiti a lungo termine alle banche (Tltro) con l’obiettivo di trasferire le misure straordinarie di politica monetaria all’economia reale per ridarle slancio, hanno colpito nel segno e stanno per cambiare in meglio anche il mercato immobiliare. Lo conferma un articolo del Corriere della Sera che ha illustrato cosa può offrire il mercato a chi vuole comprare casa nelle quattro principali città italiane limitando l’esborso di contanti e la rata, (con anticipo del 20%). E ipotizzando rate (con oscillazione del 10% in più o in meno) da 400, 700 e 1.000 euro al... Lire la suite


lunedì, 30 settembre 2019

La pensione non basta per una spesa improvvisa? Ecco come fare

Non sempre la somma della pensione basta per far fronte a spese improvvise o per realizzare un’acquisto inaspettato. Così, oltre ai soliti sistemi di finanziamento che spesso richiedono tempi superiori alla settimana, c’è la possibilità di ricorrere a una nuova forma di credito. Si tratta dei Prestiti veloci che funzionano come un tradizionale finanziamento personale, offrendo però il vantaggio della rapidità con cui viene accreditato il denaro sul conto corrente del cliente, solitamente entro due giorni dalla concessione del prestito, spesso anche in meno di ventiquattro ore. Questa tipologia di prestito personale è l’ideale per chi ha la necessità di disporre di una somma di denaro con poco preavviso, ad esempio per coprire una spesa improvvisa o per effettuare acquisti imprevisti. La cifra concessa con i prestiti veloci varia a seconda dell’istituto di... Lire la suite

giovedì, 26 settembre 2019

Vuoi ridurre la tua rata? Ecco come rifinanziare i tuoi debiti

Le tue rate mensili sono troppo pesanti? Vuoi ridurre il pagamento del finanziamento per respirare di più a fine mese approfittando dei tassi di interesse in ribasso? Nessun problema, il sistema per farlo oggi c’è. Si chiama consolidamento debiti è altro non è che una tipologia di finanziamento che permette di accorpare in un’unica rata mensile più leggera tutte le rate di altri prestiti in corso dandoti, quindi, la possibilità di estinguere attraverso un ulteriore finanziamento tutte le altre posizioni debitorie dovute a prestiti erogati dalla stessa banca o da un altro istituto creditizio. Si tratta quindi di un rifinanziamento, ovvero la soluzione per evitare il sovraindebitamento di persone e famiglie con diversi finanziamenti in corso e con tassi inizialmente troppo pesanti. Consolidare i debiti permette al consumatore di chiedere un nuovo prestito... Lire la suite


lunedì, 23 settembre 2019

Rate e prestiti per 4 italiani su 10. E in futuro saranno ancora di più

C’è chi ricorre alla cessione del quinto, e chi per acquistare un televisore o un pacchetto vacanze chiede un finanziamento finalizzato oltre ovviamente a chi “limita” il rapporto con le banche alle mosse "di peso", quelle che possono capitare anche una volta sola nella vita come aprire un mutuo per comprare casa o aprire una attività. Sta di fatto che sono sempre più numerosi gli italiani che, complici i tassi di interesse bassi dell’ultimo periodo, fanno ricorso a istituti di credito per finanziare i propri consumi. Piccoli, medi o grandi che siano. Nel primo semestre del 2019, secondo la Mappa del Credito del Crif, anticipata in queste ore da Repubblica.it, si tratta del 39,4% della popolazione, praticamente quattro italiani su dieci. Un dato in aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2018. Un boom clamoroso e un’impennata mai registrata nella... Lire la suite

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