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Case a tassi negativi: ecco la nuova frontiera dei mutui che rivoluziona l'Europa

Case a tassi negativi: ecco la nuova frontiera dei mutui che rivoluziona l'Europa

Comprare casa con un mutuo a tassi negativi e quindi restituendo addirittura meno di quello che la banca ti ha dato in prestito? In parole povere: essere pagati per comprare un casa. Sembra un paradosso, anzi sembra proprio una presa in giro figlia di una pubblicità ingannevole. Ma non è così. In Danimarca e Svizzera, per esempio, è ormai una realtà consolidata. Dopo cinque anni di tassi sotto lo zero nell’Eurozona, infatti, c’è la possibilità di una vera e propria rivoluzione che sta per coinvolgere persino la rigorosa Bundesbank, la banca centrale tedesca presieduta dal «falco» Jens Weidmann. L’apertura ai mutui per la casa a tassi negativi arriva dal membro del consiglio della banca tedesca, Joachim Wuermeling, in un’intervista al quotidiano Stuttgarter Zeitung. Secondo quanto dichiarato dal banchiere centrale nell’intervista, la Bundesbank considera possibili questo tipo di prestiti e non li ostacolerà. «Dal punto di vista economico può avere senso per una banca applicare tassi negativi su un prestito concesso piuttosto che pagare essa stessa tassi più alti per un uso differente», ha detto Wuermeling, come per esempio prestare denaro a tassi più alti alle imprese, magari senza immobili gravati da ipoteca, rischiando però perdite maggiori, considerati i rischi di un’economia in frenata. A inizio agosto la terza banca della Danimarca, Jyske Bank, ha annunciato il lancio di mutui a dieci anni a tasso fisso negativo, di -0,5%, mentre la finlandese Nordea proporrà un mutuo a tasso fisso a 20 anni a tasso zero. In sostanza per un mutuo di 100 mila euro, dopo dieci anni il cliente di Jyske Bank restituirà 95 mila euro.

MOTIVI E PERICOLI - La spiegazione di tanta “generosità” va cercata ovviamente nell’andamento dei tassi di interesse, che raramente, se non mai, si sono comportati in maniera così anomala come in questi mesi di smaccato andamento negativo, prevalentemente a causa del Quantitative Easing della Bce (passato e, almeno fino a che l’inflazione non raggiunga il 2%, anche futuro). Non è un caso che i tassi, anche in Italia, sono ai minimi storici ormai da mesi. I tassi negativi erodono i ritorni delle banche sui prestiti, al punto che queste perdono meno concedendo mutui ai privati a tassi negativi piuttosto parcheggiando denaro presso la Bce o concedendo prestiti alle imprese a tassi più elevati ma facendosi carico di un rischio maggiore. E la situazione sembrerebbe voler rimanere la medesima per ancora diverso tempo. Il contraltare della bilancia quale può essere? Gli altri costi dei mutui potrebbero comunque far crescere il tasso effettivo. Ma il quadro resta positivo visto che i tassi resterebbero comunque ai minimi storici.

E IN ITALIA? - La risposta più istintiva è: “non accadrà mai”. Ma vi invitiamo ad essere meno pessimisti. Perchè pure nel nostro Paese i tassi fissi sono agganciati all’Eurirs, che alle varie scadenze rende ai minimi storici. Per un mutuo a 20 anni, la base di partenza è crollata ad appena lo 0,27%, -1,15% in un anno. Pertanto, anche a fronte di spread ritoccati all’insù negli ultimi mesi, le banche per i mutui migliori ad oggi disponibili sul mercato riescono a prestare denaro a meno dell’1% sul tratto a 20 anni. Pochissimo, anche se siamo lontani dal tasso negativo. Le banche danesi o tedesche riescono a guadagnare pur con tassi azzerati, visto che prendono denaro a loro volta in prestito dal mercato a rendimenti ancora più bassi. In Italia, invece, le banche si finanziano essenzialmente tramite i depositi delle famiglie. Per quanto non vengano da tempo remunerati, essendo i tassi applicati sui conti correnti e depositi uguali a zero, non prevedono l’imposizione di interessi negativi, i quali metterebbero in fuga i risparmiatori. Nessuno terrebbe verosimilmente i propri denari in banca, se generassero perdite automatiche. Per intenderci, i mutui casa in Italia sui tassi avrebbero un “floor”, al di sotto del quale non riuscirebbero a scendere.

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