Prestito personale

Prestito a giovani con contratto determinato: adesso si può, ecco come

Prestito a giovani con contratto determinato: adesso si può, ecco come

Tra le domande più frequenti, soprattutto tra i giovani che devono accettare i duri tempi del precariato, relativi a una richiesta di finanziamento ce ne è una che svetta come Cristiano Ronaldo in area di rigore: posso usufruire in un prestito anche se ho un contratto a tempo determinato? Non tutti sanno dare una risposta precisa. Senza un lavoro fisso, infatti, non è affatto semplice ottenere un finanziamento, anche se negli ultimi anni banche e società finanziarie si sono mostrate leggermente più disponibili. Ma solo a certe condizioni.

COME FARE - Sono due le strade da percorrere per ottenere un prestito pur avendo un contratto a termine. Importante, anzi fondamentale, è la figura del garante. Senza l’apporto del garante, infatti, ci sono poche possibilità che la domanda di finanziamento vada a buon fine. Anche se a volte si può ottenere un prestito con piano di rientro non superiore alla durata residua del contratto. Per esempio, se il lavoro a tempo determinato dura ancora 15 mesi, si può sottoscrivere un prestito della durata massima di 15 mesi. E via dicendo. Ovviamente con un tempo limite così ridotto (ricordiamo che per legge il contratto di lavoro a tempo determinato non può superare i 24 mesi, comprese proroghe) le somme ottenibili sono piuttosto modeste, nell’ordine di poche migliaia di euro. Utili comunque per ottenere un vantaggio su un acquisto, un progetto vacanza o altro. La seconda strada presuppone la presenza del garante o fideiussore. Che può essere un parente stretto, un convivente, un amico o una qualsiasi altra persona (anche giuridica) che accetti, appunto, di 'garantire' il rimborso delle rate da parte del richiedente, impegnandosi a saldare il debito in sua vece qualora se ne presenti la necessità. Ovviamente banche e finanziarie accettano come fideiussori soltanto persone dalla provata affidabilità creditizia. Con la firma di un valido garante si può senz’altro richiedere un prestito con contratto a tempo determinato e ottenere anche somme importanti. Ci sarebbe poi un’altra possibilità, praticata però da pochi istituti bancari, che consiste nel credito su pegno: una forma di finanziamento con la quale è possibile ricevere un prestito in denaro senza dover fornire prove patrimoniali e reddituali (quindi perfetta per i lavoratori precari), dando in garanzia beni di valore come gioielli, pietre preziose, argenti, orologi e monete.

CESSIONE DEL QUINTO - E' possibile ottenere la cessione del quinto se si ha un contratto a tempo determinato? Sì, se - come detto in precedenza - si sceglie un finanziamento di durata non superiore alla durata del contratto lavorativo. La rata mensile presenta un importo che non deve superare un quinto dello stipendio al netto del soggetto lavoratore con contratto a tempo determinato, o anche come valore, il 20% al massimo della retribuzione. Nella cessione del quinto è lo stesso datore di lavoro a trattenere la rata mensile dallo stipendio per cui maggiormente possibile anche se il lavoratore beneficiario del finanziamento ha un contratto di lavoro a tempo determinato. Il solo requisito necessario per l'ottenimento di questa tipologia di finanziamento è che il contratto di prestito personale stipulato con la cessione del quinto dello stipendio non sia superiore alla durata del contratto lavorativo, in modo da non generare insolvenza nel momento in cui cessa il contratto di lavoro. La cessione del quinto può essere, dunque, catalogata come un particolare tipo di prestito personale in cui le rate dovute sono detratte automaticamente dalla retribuzione mensile e il soggetto beneficiario del prestito riceve la sua busta paga al netto di questa trattenuta.

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