Rinegoziazione mutuo casa

Rinegoziare il tasso del proprio mutuo

Da diversi mesi, i tassi dei mutui immobiliari sono piuttosto buoni e storicamente più bassi che in precedenza.



Coloro che hanno fatto un prestito prima della metà del 2009 - periodo, questo, che ha visto iniziare il declino dei tassi di mutuo, devono sentirsi lesi rispetto ai mutuatari di oggi, che arrivano a beneficiare di tassi che si assestano intorno ai 3,60% su 15 anni. La rinegoziazione del proprio mutuo è la soluzione migliore per risparmiare sui costi del proprio credito immobiliare e ridurre la propria mensilità. Si tratta pero’ di un’operazione delicata: le banche sono speso poco inclini a rivedere i tassi di prestito, ma in certi casi la rinegoziazione del mutuo è davvero consigliabile.

Nel novembre del 2008, il tasso di interesse medio per mutui di 20 anni si aggirava sul 5%. Oggi, la media nazionale si assesta sul 3,8% per un tasso fisso sui 20 anni, con la possibilità nei migliori casi di ottenere un tasso record a 3,50%. E 'facile misurare l’abbassamento subito dai tassi di mutuo nell’ultimo anno e mezzo. Perché l’operazione di rinegoziazione mutuo sia veramente conveniente, è necessario che la differenza tra il tasso contratto a suo e la nuova tariffa sia di circa l'1%, come è attualmente il caso.

L'altro parametro da considerare è la data in cui è stato sottoscritto il mutuo. Perché la rinegoziazione del mutuo sia interessante, la data della sottoscrizione del mutuo non deve essere troppo lontana. Infatti, quando il mutuo comporta un capitale cospicuo, i primi anni servono essenzialmente a rimborsare gli interessi del prestito. Pertanto, per ottimizzare il guadagno ottenuto attraverso la rinegoziazione del mutuo, è preferibile che il rimborso restante si prolunghi per almeno altri dieci anni e che l'importo ancora dovuto superi i 50.000 euro. Benché le mensilità possono diminuire di poco, il risparmio totale alla fine del prestito può risultare importante, e la durata del credito può essere ridotta.

Ma chi dice che “rinegoziazione mutuo” dice necessaria “costi aggiuntivi” che devono essere incorporati per valutare l'utilità finale dell'operazione: queste corrispondo al risarcimento per il rimborso anticipato del mutuo in caso di cambio di banca, qualora la prima banca non sia d’accordo per rinegoziare il prestito. Anche nel caso in cui il mutuatario riesca a rimuovere questi indennizzi di risarcimento dal contratto, il consolidamento debiti non lo permette. Devono inoltre prevedersi dei costi supplementari dovuti all’apertura del nuovo conto bancario, che vanno ad aggiungersi all’importo totale del nuovo prestito, il che è un vantaggio visto che non impone di avere della liquidità a disposizione.
Se rientri nelle condizione succitate, non esitare a fare un simulazione online: dei professionisti della rinegoziazione mutui ti diranno se rinegoziare il tuo mutuo vale per te la pena.

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