Cessione del quinto

Dipendente privato e cessione del quinto: ecco perché conviene

Dipendente privato e cessione del quinto: ecco perché conviene

La cessione del quinto e l’invasione pacifica del settore privato ormai è una realtà. Sempre più dipendenti di piccole o medie aziende, infatti, scelgono questa soluzione per ottenere un prestito che offre tanti vantaggi. Con la cessione del quinto dello stipendio se sei dipendente di un’azienda privata puoi avere subito a disposizione fino a 60.000 euro pagabili in 120 rate. Unica garanzia richiesta? Il tuo contratto di lavoro a tempo indeterminato. Per quale finalità? Non importa all’istituto creditizio. Come funziona? Più facilmente di altri finanziamenti. Ve lo spieghiamo: la cessione del quinto consente di ottenere un prestito pari a un quinto dello stipendio netto, senza che sia necessario esplicitare la motivazione. Il versamento della rata avviene tramite busta paga e l’importo può essere utilizzato per acquistare un prodotto o un servizio, oppure per estinguere altri debiti in corso. Non viene considerata la posizione in banca dati del dipendente derivante da eventuali ritardi nei pagamenti o protesti.

PICCOLE AZIENDE - La cessione del quinto è conveniente per tutti: dipendenti pubblici, insegnanti, pensionati, militari. E ovviamente dipendenti privati che una volta richiesto il finanziamento vedranno trattenuta sulla busta paga mensile, una quota pari al 20% dello stipendio percepito. Si tratta di una garanzia per l’istituto erogante, oltre che di un comodo strumento. Altra caratteristica importante è costituita dal TFR che resta vincolato, a copertura della cessione del quinto. Se nessun particolare problema si presenta nei casi di cessione richiesta da un dipendente pubblico o da un pensionato, qualche ostacolo potrebbe sussistere nel caso del dipendente privato. Il grado di “affidabilità” delle snc, sas e srl, infatti, risulta essere inferiore perché la tipologia societaria (privata) comporta dei rischi maggiori e minori garanzie, specie nei periodi di crisi. La fattibilità di una Cessione del quinto per dipendenti di piccole aziende dipende principalmente dal TFR accumulato e dal vincolante giudizio delle compagnie assicurative. Ecco i requisiti fondamentali: la cittadinanza italiana, l’assunzione da almeno 6 anni, un TFR minimo di 5000 Euro e il fatto di lavorare presso un’azienda con almeno 5 dipendenti.

NOVITA’ 2019 - Dall’inizio di quest’anno ci sono importanti novità. La normativa a riguardo il rinnovo cessione del quinto dello stipendio o pensione è chiara, infatti in base In base all’art. 39 della Legge 180 del 1950 è possibile rinegoziare quando si ha già rimborsato almeno il 40% del debito. In pratica se si ha un contratto con durata 120 mesi (10 anni), il rinnovo sarà disponibile dal quarantottesimo mese (dopo 4 anni). Per i prestiti con durata iniziale uguale o inferiore ai 5 anni, 60 mesi, è possibile rinnovare il quinto anche prima di aver saldato il 40% del debito, a patto ci sia un rinnovo della cessione del quinto decennale, quindi la durata del nuovo quinto sia con durata 10 anni, 120 mesi. Nel caso in cui ci sia una durata superiore ai 60 mesi, ad esempio 120 mesi, non sarà possibile fare il rinnovo prima dei quattro anni. Nel corso di quest’anno Banca d’Italia è intervenuta per sottolineare che il rinnovo cessione del quinto prima del pagamento dei 2/5 è vietato come da normativa ed è fatto divieto di erogare acconti o altre forme di finanziamento al fine ultimo di permettere la rinegoziazione anticipata.

Confronta 5 preventivi di

Cessione del quinto