Cessione del quinto

Ecco perché la Cessione del quinto piace sempre di più ai pensionati

Ecco perché la Cessione del quinto piace sempre di più ai pensionati

La cessione del quinto è in crescita. I motivi sono tanti: la sicurezza del finanziamento, la possibilità di non specificare il motivo della richiesta, garanzie più snelle e quel leggero piacere nel sapere che a pagare il vostro prestito è di fatto il datore di lavoro. Ma la cessione del quinto - chiamato così perché il prestito è estinguibile con una trattenuta diretta sullo stipendio - non si rivolge solo ai lavoratori. Anzi, sono sempre più i pensionati che utilizzano questa forma di finanziamento per ottenere ciò che proprio la sola pensione a volte non può permettere.

CHI PUO’ RICHIEDERLO - La cessione del quinto per pensionati è un prestito erogato da una banca o da una finanziaria rimborsabile tramite addebito automatico sulla pensione di una rata che non può superare un quinto della pensione netta. Un po’ come avviene ai lavoratori con lo stipendio. Tuttavia ci sono dei paletti. La cessione del quinto, infatti, può essere richiesta da tutti i pensionati Inps ed ex Inpdap, l’Istituto di previdenza dei dipendenti pubblici ora confluito nell’Inps. Ad eccezione dei titolari di pensioni e assegni sociali, di invalidità civile e di assegni di sostegno al reddito. Non si può richiedere neppure sulla quota di assegni al nucleo familiare, né tantomeno sulle pensioni con con titolarità per la quota parte non di pertinenza del soggetto richiedente la cessione. E non possono usufruirne i lavoratori prossimi alla pensione che percepiscono una prestazione finalizzata a incentivare l’esodo dal lavoro. E’ inoltre richiesta un’assicurazione a tutela del rischio di morte del richiedente prima che il debito venga estinto. Infine ogni istituto creditizio ha una soglia massima d’età sia dal momento in cui parte la richiesta di finanziamento sia alla estinzione dello stesso.

COME FARE - Tutti gli altri pensionati possono farne richiesta. Non servono garanti, la vostra garanzia è la pensione stessa. La procedura non è affatto complessa e se vi affidate a noi basterà davvero poco per realizzare il vostro sogno. La durata del finanziamento può variare da un minimo di due anni a un massimo di 10 e ovviamente la rata mensile non può superare un quinto della pensione percepita (il 20%). Il rimborso è gestito direttamente dall'ente pensionistico. Voi non dovrete fare nulla. Prima di effettuare la richiesta il pensionato deve rivolgersi alla sede Inps per farsi dare la comunicazione di cedibilità della pensione, ossia un documento specifico nel quale viene indicato l’importo massimo che la rata mensile del prestito non può assolutamente superare, che poi dovrà presentare all’istituto di credito a cui si richiede. I documenti da presentare quando si fa domanda (scaricabili dal sito dell’Inps) sono: copia del documento d’identità, il codice fiscale, l’ultimo cedolino della pensione che deve superare una somma minima decisa dall’istituto creditizio. E infine il Cud, Certificato unico dipendente che si può scaricare online sul sito dell’Inps oppure richiedere attraverso una casella di posta elettronica certificata o, ancora, recandosi presso una sede Inps, rivolgendosi a un Caf o a un ufficio postale che ha aderito alla rete "sportello amico”. Una volte ottenuta la documentazione non vi resta che scegliere l’offerta giusta e richiedere il finanziamento. Senza NESSUNA spesa di intermediazione.

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