Per sposarsi serve l’amore, serve la fiducia, serve la complicità. Ma purtroppo servono anche i soldi a prescindere dal tipo di cerimonia che volete allestire. Nel giorno più bello della vostra vita, però, il sogno di tutti è quello di non badare a spese. O almeno di badarci il meno possibile. Come fare? Con un finanziamento, come fanno oggi tantissime coppie italiane. “Eh ma i tassi…”, vi domanderete. Mai come in questo momento a questa domanda si può rispondere con un sorriso. Perché se già a inizio 2019 i tassi di interesse delle offerte erano decisamente più bassi rispetto al passato, in questa calda estate il trend sarà ancora migliore e favorirà quindi le richieste di finanziamento. Più o meno consistenti. I tassi proposti rimarranno stabilmente sotto al 6%, in alcuni casi si avvicineranno all’1%. Una percentuale ai minimi storici, di sicuro la migliore degli ultimi anni in un trend che già nel 2018 lasciava prefigurare un cambiamento epocale per il mercato dei prestiti e finanziamenti. Non solo: oggi con la cessione del quinto potrete saldare il debito direttamente con il vostro stipendio.

DUE PRESTITI D'AMORE - Le spese da sostenere per l’organizzazione di un matrimonio sono tantissime: l’acquisto degli abiti, delle fedi, il pranzo o la cena offerta agli invitati, l’album fotografico, l’animazione, l’affitto della location, le bomboniere, il viaggio di nozze e una miriade di altre cose. Vi è già venuto il mal di testa? Tranquilli, perché la coppia che deve affrontare questa spesa può essere supportata da due forme di finanziamento: il prestito finalizzato e il prestito personale. Il primo viene offerto direttamente dal rivenditore che ha stipulato un accordo di collaborazione con una Banca o con un Istituto di Credito, ed è legato esclusivamente ad uno specifico prodotto venduto come le bomboniere o il viaggio di nozze. L’importo del prestito finalizzato viene versato direttamente al venditore, mentre l’utente deve pagare le rate del credito secondo quanto previsto dal piano di ammortamento. Non finisce qui. Al finanziamento finalizzato può essere accoppiato un prestito personale specifico per il matrimonio o una cessione del quinto dello stipendio che può sostituire per intero anche il prestito finalizzato. La seconda formula di prestito è il prestito personale per il matrimonio che permette di accorpare differenti spese in un unico debito, minimizzando i costi dell’istruttoria. Va detto che offre un tasso solitamente maggiore rispetto al prestito finalizzato.

DIPENDENTI PUBBLICI E CESSIONE DEL QUINTO - Per i dipendenti pubblici la richiesta di prestito per un matrimonio offre ancora maggiori vantaggi grazie alla cessione del quinto. Di cosa si tratta? Il debito contratto non viene rimborsato tramite prelievo bancario, ma attraverso una trattenuta in busta paga (o nella pensione) di importo non superiore a un quinto dello stipendio mensile netto. Insomma la rata verrà versata alla banca (o alla finanziaria) dal vostro datore di lavoro. L’INPDAP offre agli iscritti all’ente la possibilità di ottenere dei prestiti per sostenere le spese del matrimonio. Ora i prestiti per le nozze vengono erogati dall’INPS Gestione Dipendenti Pubblici ex-INPDAP. Si tratta di un prestito finalizzato (o di scopo) in cui l’importo ricevuto può essere adoperato solamente per finanziare le spese delle nozze del dipendente o pensionato pubblico o statale iscritto alla gestione ex-INPDAP o le spese per il matrimonio del figlio o della figlia dell’iscritto. L’importo massimo che è possibile richiedere a prestito per pagare agli sposi le spese del matrimonio è di 20000 euro, da rimborsare in 5 anni con 60 rate mensili. Da notare che si tratta di un prestito con cessione del quinto. Questo significa che l’importo delle rate non può eccedere il valore di un quinto dello stipendio netto o della pensione netta mensile dell’iscritto all’INPDAP.